MODULO DI CONTATTO SUL SITO. Avrete notato la presenza sempre più frequente, all’interno dei siti web, dei “moduli di contatto” chiamati anche “form”. Ne esistono di diversi tipi, per esempio il form che prevede una lunga lista di campi da compilare ubicato nella sezione “contatti” e i “mini-form” solitamente posti in primo piano all’interno di tutte le pagine di un sito.
In questo caso si tratta di form creati appositamente per spingere l’utente alla richiesta di informazioni o di preventivi. E’ un modo molto efficace per aumentare la lista dei potenziali clienti attraverso il web: l’utente visita una pagina del tuo sito, vede un prodotto che gli interessa e chiede all’azienda informazioni su di esso.
Certamente se il modulo di contatto venisse messo in una posizione più defilata l’utente non sarebbe così propenso a interagire con l’azienda. Il fatto di facilitare il contatto tra azienda e consumatore si è rivelato molto positivo per il business online.
Una volta compilato il form, l’azienda ha acquisito un potenziale cliente, lo può ricontattare via mail o per telefono in quanto possiede i suoi dati e, soprattutto, può rendere il rapporto duraturo attraverso l’invio regolare di newsletter.
Quelli che chiamo “mini-form” solitamente contengono pochi campi da compilare per non demotivare il visitatore che, vedendo una lista infinita di campi, potrebbe cambiare idea. Entra in gioco la pigrizia, la mancanza di tempo e, soprattutto, la riluttanza nel fornire tante informazioni personali.
L’ideale è richiedere poche importanti informazioni come il nome, l’indirizzo e-mail e, se necessario, il telefono. Il campo che non deve mai mancare, tranne in alcuni casi di cui parlerò più avanti, è quello del messaggio, in cui l’utente riporterà le sue richieste.
La compilazione del modulo di contatto sul sito deve sempre essere seguita da una pagina web che conferma l’avvenuto invio della richiesta e, volendo, da una mail di conferma.
Si tratta di una forma di cortesia ma anche di sicurezza per l’utente che si sente preso in considerazione in merito alla sua richiesta.
In un solo caso potremo, nome e indirizzo e-mail, senza nessuno spazio dedicato ai messaggi degli utenti.
Si tratta delle squeeze page ossia una pagina web in cui un utente non può fare niente altro che inserire il suo nome e il suo indirizzo e-mail.
“Squeeze” in inglese significa “spremere” e gli utenti vengono in un certo senso spremuti per poter ottenere il loro indirizzo e-mail e per poterli ricontattare in un secondo tempo.
Il tutto con la semplice promessa di invio o di accesso a contenuti extra su determinati argomenti.
L’ultimo mio consiglio riguarda l’odiato problema dello spam che ultimamente ha colpito duramente anche i moduli di contatto. La soluzione c’è: inserite all’interno del form un Captcha ossia un sistema di sicurezza che verifica che l’utente sia un umano e non un computer.